Una dieta ricca di alimenti stagionali e locali si rivela fondamentale per la salute e il benessere. Il consumo di...
DNA E VITAMINE: COME I NOSTRI GENI INFLUENZANO METABOLISMO E AZIONE DELLE PRINCIPALI VITAMINE
VITAMINE
Le vitamine sono molecole che ricoprono diversi importanti nel nostro organismo.
Non hanno un potere calorico come gli zuccheri o i grassi perciò non sono fonte di energia ma funzionano come catalizzatori di tantissime reazioni chimiche ed enzimatiche del nostro corpo.
Molte vitamine poi svolgono anche il ruolo di antiossidanti.
Si classificano principalmente in base alla loro natura chimica in idrosolubili (che si sciolgono in acqua) e liposolubili (che si sciolgono negli oli e nei grassi).
Vediamo proprietà e metabolismo di alcune importanti vitamine e come i fattori genetici possono influenzare la loro azione nell’organismo.
VITAMINA E
Chiamata anche Tocoferolo, la vitamina E è una vitamina liposolubile con un potente potere antiossidante che gli permette di svolgere un'azione protettiva sui lipidi del nostro organismo prevenendo la loro ossidazione. Questo effetti protettivo è tanto marcato che i soggetti che mostrano delle sue carenze risultano maggiormente predisposti a sviluppare malattie croniche.
Quando si parla di tocoferolo o vitamina E ci si riferisce all’alfa-tocoferolo, la molecola più attiva sull’organismo, tuttavia in natura esistono 8 isoforme di questa vitamina.
Eventuali carenze di vitamina E si manifestano con stanchezza, apatia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, debolezza muscolare e sintomi neurologici.
La prima causa di carenza di vitamina E è lo scarso apporto con la dieta ( gli alimenti più ricchi sono oli vegetali e semi oleosi) oppure un suo alterato assorbimento intestinale, tuttavia vi sono anche dei fattori genetici che influenzano i livelli di vitamina E nel corpo.
In particolare, 2 varianti del gene APOA5 sono coinvolti con effetti opposti:
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alcuni soggetti presentano una variante del gene APOA5 che determina la necessità di maggiori livelli di vitamina E rispetto alla media (perciò è più facile che vadano incontro a carenza),
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altri soggetti invece presentano una variante del gene APOA5 che determina alti livelli di vitamina E nel sangue e quindi la necessità di assumerne concentrazioni minori rispetto alla media
VITAMINA F
La vitamina F è un insieme di acidi grassi essenziali ovvero di acidi grassi che l’uomo non è in grado di sintetizzare e quindi deve introdurre con l’alimentazione.
I grassi principali sono:
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acido linoleico
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acido alfa linolenico
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acido arachidonico
Capiamo già ovviamente che la vitamina F viene annoverata tra le vitamine liposolubili.
Svolge diverse funzioni nell’organismo:
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mantiene fluide le membrane cellulari
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garantisce l'elasticità delle pareti venose
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è importante per la funzionalità di tiroide, surrenali, mucose e nervi
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rende la pelle morbida ed elastica
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fluidifica il sangue
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modula l’attività del sistema immunitario
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contribuisce alla regolazione dei livelli di colesterolo ematici prevenendo disturbi cardiaci e formazione di placche sulle pareti dei vasi sanguigni
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può aiutare nel controllo della pressione e nella perdita di peso corporeo
La si trova principalmente in oli vegetali e semi oleosi, alghe marine e frutta secca.
La risposta del nostro organismo a questa vitamina è influenzata da fattori genetici (si conoscono almeno 3 geni coinvolti).
VITAMINA B6
La vitamina B6 è una vitamina idrosolubile appartenente al grande gruppo delle vitamine B. Con il termine B6 si intendono piridossina e molecole analoghe.
Serve come coenzima di molti enzimi coinvolti nel metabolismo di aminoacidi, triptofano e acido arachidonico, nella formazione della guaina mielinica dei neuroni, nella sintesi di molti neurotrasmettitori, dell’emoglobina e degli ormoni steroidei.
La vitamina B6 si trova soprattutto in alimenti come le carni muscolari, frattaglie, alcuni pesci, cereali, leguminose e noci.
L'assorbimento della vitamina B6 è determinato da fattori genetici. Alcuni soggetti presentano isoforme di alcuni geni che determinano un ridotto assorbimento intestinale. Questo porta a carenza e alla necessità di assumere con la dieta livelli maggiori di vitamina B6 rispetto alla popolazione generale. I sintomi di carenza comprendono alterazioni delle mucose, crampi, nausea e vomito, spossatezza e disturbi neurologici.
VITAMINA D
La vitamina D è una vitamina liposolubile. E’ necessaria per l'assorbimento intestinale di calcio, magnesio e fosfato, e per molte altre funzioni biologiche.
Viene prodotta dal nostro organismo come colecalciferolo (vit. D3) a livello della pelle, partendo dal colesterolo, attraverso una reazione chimica che dipende dall'esposizione alla luce solare (in particolare dei raggi UVB).
Viene poi anche assunta con la dieta, si trova soprattutto in pesce, fegato e tuorlo d'uovo.
Sia la vitamina D introdotta con gli alimenti, sia quella endogena, non sono attive, ma devono essere convertite da enzimi nel nostro fegato e nei reni tramite l’aggiunta di un gruppo chimico noto come idrossile.
La vitamina D regola la crescita e il rimodellamento osseo, la funzionalità neuromuscolare e la risposta immunitaria.
Carenze in età pediatrica causano rachitismo, nelle donne in menopausa invece aggravano l’osteoporosi. In generale poi carenze di Vitamina D sia associano a ridotte risposte immunitarie.
Come accade per la vitamina B6, il suo assorbimento e la sua funzionalità a livello intestinale sono influenzati da fattori genetici, alcune mutazioni infatti riducono il suo assorbimento.
I soggetti che presentano queste mutazioni dovranno integrare la vitamina D con dieta o integratori alimentari maggiormente rispetto alla popolazione generale.
ACIDO FOLICO
L’Acido Folico o folato o vitamina B9 è una vitamina idrosolubile che agisce come cofattore di tanti enzimi essenziali coinvolti nella sintesi del DNA e di diversi amminoacidi, nella fluidificazione del sangue, nella produzione di emoglobina, nella formazione del sistema nervoso e tanto altro ancora.
I livelli di acido Folico sono controllati da un enzima che prende il nome di MTHFR, la sintesi di questo enzima è determinata da fattori genetici e alcuni soggetti presentano una mutazione che causa una ridotta produzione di MTHFR con conseguente carenza di acido folico.
In questi casi sarà importante assumere più acido folico tramite integratori e tramite la dieta, gli alimenti più ricchi sono i vegetali a foglia larga.
MTHFR controlla non solo i livelli di acido folico ematico ma determina la conversione di omocisteina in metionina. Un calo nella sua funzionalità ha conseguenze molto gravi per il nostro organismo infatti può determinare malattie cardiovascolari e trombosi ma, ancor più gravi, può determinare nel feto gravi anomalie come la spina bifida, il labbro leporino o l’anencefalia
L’ANALISI DEL DNA
Tramite test genomici come GenoTest® Nutrizione & Sport è possibile sapere se si è portatori delle mutazioni sopra descritte, che influenzano metabolismo o azione delle vitamine.
In questo modo, con l'aiuto di un medico o di un nutrizionista, sarà possibile aggiustare la dieta non basandosi sui livelli necessari per la popolazione generale ma sul proprio individuale fabbisogno.
Si potranno così prevenire carenze o situazioni patologiche e vivere una vita sana.
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