Una dieta ricca di alimenti stagionali e locali si rivela fondamentale per la salute e il benessere. Il consumo di...
Le molteplici virtù della Carnitina
Dalla scoperta della carnitina ad oggi, ci sono state molte ricerche scientifiche che hanno studiato le sue proprietà benefiche.
Molti studi scientifici effettuati sulla carnitina descrivono il suo importante ruolo nel metabolismo e che essa può essere un efficace coadiuvante nelle numerose malattie come: malattia di cuore, il diabete, l’ipoglicemia, la malattia del fegato, la malattia di Alzheimer, malattie infettive, ecc.
COME FUNZIONA:
La Carnitina è un composto chimico che viene prodotto nel corpo e si trova principalmente nei muscoli. Essa ha un ruolo molto importante nel metabolismo energetico del corpo e partecipa al processo di trasferimento di acidi grassi attraverso le membrane delle cellule nei mitocondri. I mitocondri producono nelle cellule l’energia necessaria per il corretto funzionamento di quest’ultime aiutando così il consumo e l’eliminazione dei grassi nel corpo.
LE SUE FUNZIONI SONO MOLTEPLICI:
- Favorisce lo scioglimento del grasso nel corpo ed impedisce al corpo di utilizzare le proteine per la produzione di energia.
- Contribuisce ad ossidare i grassi favorendo la loro eliminazione utilizzandoli come energia.
- Controlla che la bioenergia prodotta sia sufficiente nei muscoli cardiaci e scheletrici.
- Funziona in combinazione con l’acido pantotenico (vitamina B5), che si trasforma nel corpo, nella sua forma attiva e diventa una componente essenziale del coenzima A. Esso è coinvolto nel trasferimento degli acidi grassi nei mitocondri e il loro trasferimento da e per le cellule. Pertanto, l’acido pantotenico abbassa il tasso di colesterolo e trigliceridi. L’Acido pantotenico inibisce la sintesi del colesterolo e quindi, insieme, promuovono la dissoluzione di acidi grassi nei mitocondri favorendo contemporaneamente l’aumento del colesterolo ”buono”( HDL).
- Aiuta il funzionamento del sistema immunitario conferendo ai fagociti il potere di spostarsi rapidamente nel corpo per poter catturare, neutralizzare e “mangiare” i visitatori indesiderati quali virus e batteri.
- Fornisce l’energia necessaria per la mobilità e la resistenza dello sperma per raggiungere più facilmente l’ovulo e per fecondarlo pertanto l’assunzione supplementare di carnitina è utile nel potenziare la vitalità e attività del seme, ma anche per aumentare il numero degli spermatozoi.
- Contribuisce ad eliminare le tossine dalle cellule e dai mitocondri in quanto protegge le membrane cellulari contro i danni causati dagli attacchi degli acidi di vari natura: endotossine, tumori, necrosi, radicali liberi ed altri fattori, aiutando le cellule a svolgere la loro funzione metabolica. (La carnitina può aiutare anche la riparazione delle membrane cellulari danneggiate, soprattutto quelle immunitarie).
- Fornisce l’energia e la vitalità necessaria per affrontare tutti i tipi di stress in un modo sano ed equilibrato e salvaguardare la salute mentale.
- Protegge il sistema nervoso dall’ammoniaca, formatasi spesso come conseguenza di un intensivo processo metabolico dei grassi, e che può interferire nella funzione del fegato.
- Aiuta nel trattamento delle cellule nervose danneggiate. E’ di vitale importanza per i globuli rossi dai quali elimina i prodotti finali del metabolismo. Allo stesso tempo, estende la vita delle cellule nervose, migliorando la loro capacità di fornire l’ossigeno e ed inibisce la loro aggregazione, il che rappresenta un aiuto importante nella prevenzione della trombosi, ictus ed infarto. Aumenta anche il flusso sanguigno, e quindi la sua capacità di raggiungere attraverso i minuscoli capillari, tutte le parti del corpo. Questo aiuta il sangue a trasportare le sostanze nutritive nelle cellule e a trasportare via quelle dannose prodotte dal processo metabolico.
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PRODUZIONE DI CARNITINA NEL CORPO
Il metabolismo umano è in grado di produrre la carnitina principalmente nel fegato ed in piccole quantità, nei reni e nel cervello. Per questo processo è necessaria la presenza di molte sostanze: Vitamina C, Vitamina B3 (niacina), Vitamina B6, B12, acido folico, ferro e amminoacidi essenziali lisina e metionina. Inoltre, nella sintesi della carnitina, partecipano cinque diversi enzimi. Qualora dovesse mancare soltanto una di queste sostanze, la sintesi di carnitina, può essere compromessa. La vitamina C è una di quelle sostanze che possono condurre ad una mancanza di carnitina.
La produzione endogena di carnitina è al suo massimo nei giovani di età compresa tra circa 15 e 20 anni. In bambini piccoli e persone anziane è molto ridotto. Nel caso di malattie infettive come l’influenza, la congestione nasale, oppure nei casi di uno sforzo fisico al di sopra della media (per esempio: una partita oppure allenamento di calcio) il fabbisogno di carnitina può aumentare drasticamente.
In caso di allergia al latte o patologie simili, a parere degli specialisti, l’uso di carnitina per i bambini come supplemento dietetico, dovrebbe essere obbligatorio. Senza carnitina si possono bloccare importanti funzioni dell’organismo, la tendenza a sviluppare malattie aumenta e, nei bambini, si rischia l’interruzione della crescita. Per questo motivo, in Svizzera ed in Italia, i medici raccomandano l’assunzione di 5 grammi di carnitina al giorno per i bambini in età di crescita intellettuale in quanto migliora la memoria, la concentrazione, la capacità di parlare la lingua e la capacità mentale in generale.
SPORT
La carnitina riduce la presenza di acido lattico, composto tossico per le cellule, che causa dolore muscolare dovuto ad un intenso esercizio.
Essa è da anni utilizzata principalmente dagli atleti ed altri sportivi, ma lo conoscono bene anche i nutrizionisti professionisti. Gli Atleti integrano con carnitina la loro dieta quotidiana per poter mantenere la loro prestazione professionale in quanto contribuisce ad aumentare la capacità sportiva, attenua il nervosismo prima di un intenso sforzo fisico, riduce i dolori muscolari e soprattutto il senso di stanchezza fisica e mentale.
Nonostante il fatto che la carnitina come supplemento alla dieta può aumentare le prestazioni sportive, non figura nell’elenco delle sostanze dopanti, perché è una sostanza naturale che si trova nel corpo umano a beneficio della salute generale della persona.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
In gravidanza, le riserve di carnitina si riducono notevolmente. La ragione di questo sta non solo nelle grandi esigenze, ma è dovuto anche alla mancanza di ferro, che influisce sulla produzione di Carnitina. Il risultato è una ridotta capacità di controllare gli sforzi sia fisici sia psicologici ed una maggiore tendenza alle infezioni. L’uso di L-Carnitina come supplemento alla dieta, può ridurre questi disturbi che ne accompagnano la carenza.
Alle donne in gravidanza o in allattamento, che osservano la dieta vegetariana, è particolarmente consigliato di integrare la loro dieta con carnitina, perché non ne ricevono a sufficienza con l’alimentazione.
Per le neo-mamme, favorisce una ripresa più facile e veloce, in quanto stimola ulteriori riserve di energia in modo naturale e le aiuta a produrre del latte più nutriente.
Studi scientifici hanno dimostrato che i bambini nati prematuri hanno più probabilità di sopravvivere, se hanno sufficienti dosi di carnitina perché essa aiuta nella formazione dei polmoni del feto.
Gli esperti confermano che il consumo supplementare di carnitina può essere utile soprattutto alle persone affette dalle seguenti malattie:
MALATTIE CARDIACHE
Il cuore è I’ organo più importante nel nostro organismo ed è quello che può beneficiare di più dall’azione della carnitina. Resta inteso che i potenziali effetti positivi della carnitina su malattie cardiovascolari, si basano sul metabolismo di ogni individuo. Tra le altre, l’effetto positivo di carnitina è stato osservato nei seguenti casi:
- Cardiomiopatia (malattia del muscolo cardiaco) Di solito il 70 per cento delle persone con diagnosi di cardiomiopatia virale muoiono entro 5 anni dalla comparsa dei sintomi. In questi casi un trapianto del cuore è indispensabile. La carnitina può aiutare ad aumentare la possibilità di sopravvivenza e di ridurre il numero di stimolatori cardiaci.
- Attacco di cuore: Quando manca l ‘ossigeno nel muscolo cardiaco, si interrompe la catena metabolica degli acidi grassi, che può bloccare il funzionamento del cuore. In questo caso la carnitina può provvedere alla regolazione del metabolismo dei grassi nel cuore, che è molto importante nel caso di infarto.
- Angina pectoris: aiuta a prolungare il periodo senza gli attacchi ed aumenta la tolleranza al dolore quando gli attacchi avvengano. Ora è clinicamente dimostrato che la carnitina riduce attacchi di cuore e, di conseguenza, aumenta la possibilità di sopravvivenza dei pazienti.
- Debolezza del muscolo cardiaco: contribuisce a rafforzare il cuore e migliora la capacità funzionale dell’energia prodotta.
- Aritmie cardiache (irregolarità del ritmo cardiaco): può essere di aiuto nel controllo delle aritmie.
- Degenerazione grassa del muscolo cardiaco: aiuta la rapida degradazione dei grassi e aiuta anche a prevenire il blocco della funzione cardiaca.
La ragione di tale relazione positiva sulla utilità di L-Carnitina per le malattie cardiache potrebbe essere seguente: Il muscolo cardiaco usa gli acidi grassi per l’approvvigionamento energetico per il fondamentale lavoro di pompaggio, che spinge il flusso sanguigno attraverso il corpo. Gli acidi grassi sono una fonte essenziale di energia e la carnitina ha un ruolo importante nel trasferimento degli acidi grassi nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, in quanto producono l’energia. Il muscolo cardiaco ben nutrito ha meno opportunità di ammalarsi. Lavorare meglio sotto sforzo e si rigenera più velocemente. Il cuore reagisce meglio allo sforzo quando nell’organismo è presente quantità sufficiente di carnitina.
Gli esperimenti effettuati dall’ Istituto Juelich in Germania, hanno dimostrato che gli attacchi di cuore si verificano nel processo di degradazione dei grassi. Uno dei risultati di questo processo può essere l’accumulo dei grassi nel tessuto del cuore, il che può impedire lo smaltimento di materiale di scarto e le tossine e a ridurre l’approvvigionamento di sostanze nutritive. La carnitina contribuisce ad eliminare i danni che possano verificarsi in questi processi ed aumenta l’efficacia del trattamento dei pazienti affetti da malattie cardiache, soprattutto in sinergia con la vitamina B1 (tiamina).
DIABETE MELLITO
L’ organismo dei diabetici produce tossici chetoni, che sono responsabili per il tipico alito cattivo dalla bocca. Dalla metà degli anni Settanta è noto che la carnitina può aiutare la rimozione di chetoni, in modo che essi diventino innocui. Il diabete è una malattia del metabolismo e si verifica quando la somministrazione di insulina non è più sufficiente per mantenere la quantità di zucchero nel sangue nei limiti consentiti. I diabetici hanno anche dei disturbi del metabolismo dei grassi che induce un aumento del livello di queste sostanze nel sangue e può portare all’insorgenza dei fenomeni aterosclerotici.
Considerando che nei diabetici il rischio di morire per problemi cardiaci è da 2 a 4 volte superiore e che essi consumano molta più carnitina rispetto alle persone sane sarebbe opportuno per loro aumentarne il consumo. Inoltre la carnitina può aiutarli anche per rimarginare le ferite, che solitamente per loro è un processo molto lento, in quanto essa sostiene la circolazione del sangue ed il funzionamento del sistema immunitario stimolando la fornitura di ossigeno nelle cellule.
IPOGLICEMIA
L’ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue), è spesso vista come il primo segno di una mancanza di carnitina, che è caratterizzata in sintomi quali depressione, stanchezza e un forte desiderio di carboidrati. In questi casi è consigliata la sua integrazione per aiutare il fegato a produrre il glucosio, che è necessario per regolare il livello di zucchero nel sangue. Se non curata, l’ipoglicemia può portare ai progressivi disturbi muscolari, difetti dei tessuti del cuore ed alcuni malfunzionamenti del cervello.
MALATTIE INFETTIVE
Il sistema immunitario ha bisogno di una grande quantità di energia per poter svolgere il suo compito. Quando il sistema immunitario è molto attivo consuma grandi quantità di carnitina e può portare alla sua carenza con il rischio che esso non sarà sufficiente per le altre funzioni del metabolismo, come ad esempio la fornitura di energia ai muscoli. Le conseguenze possono essere la depressione, aumento della fatica e ridotta capacità di superare lo stress psicologico (ecco perché i nostri antenati consigliavano come tradizionale ricetta per le persone malate di consumare un buon brodo a base di pollo). Se preso come un complemento alimentare, L-Carnitina può aiutare più efficacemente. La quantità compresa tra 300 e 1000 mg al giorno, a seconda dell’età e del peso, può aiutare il sistema immunitario a combattere le infezioni, ridurre il decorso della malattia e favorire il recupero.
L-Carnitina favorisce maggiore attività e la riproduzione di macrofagi nel sistema immunitario, stimola la formazione di anticorpi, con l’effetto positivo su quasi tutto il sistema di difesa endogena. Contrariamente alla maggior parte degli stimolatori del sistema immunitario a base vegetale, L-Carnitina può essere preso in qualsiasi fase della malattia, sia con la febbre che in fase acuta e cronica.
MALATTIE EPATICHE
Poiché la carnitina nel corpo si forma nel fegato, varie malattie che colpiscono il fegato danneggiano la capacità del corpo umano a fornirla. È consigliato, pertanto di assumere ulteriori quantità di carnitina come supplemento alla dieta per aiutare la rigenerazione del fegato e il miglioramento delle sue funzioni.
ATROFIA MUSCOLARE
La Carnitina migliora la fornitura di energia nei muscoli e aiuta a rallentare la loro perdita di vitalità.
INTERVENTI CHIRURGICI
La Carnitina aiuta il funzionamento del sistema immunitario a ridurre al minimo il rischio di infezione dopo l’intervento chirurgico. Questa sostanza aiuta anche a migliorare l’efficienza ed a velocizzare il periodo di recupero. Stimola inoltre, la formazione di cellule del sangue e le funzioni vitali dei globuli rossi. Essa aiuta inoltre nel processo di anti-aggregazione degli eritrociti riducendo così il rischio di trombosi e sostenendo l’assottigliamento del sangue. L’assunzione supplementare di L-carnitina si raccomanda ai pazienti in convalescenza post-operatoria, dopo interventi chirurgici che comportano una consistente perdita di sangue.ù
ALZHEIMER
Durante gli anni 1987,1988 e 1989 in Italia sono stati effettuati degli studi clinici con metodo doppio cieco con la somministrazione di placebo ed ai pazienti affetti da Alzheimer è stata fornita una dose giornaliera di 2 grammi di L-Carnitina per un anno intero. I risultati sono stati sorprendenti in quanto ai pazienti a cui era stata somministrata la Carnitina la progressione dei sintomi della malattia di Alzheimer è stata notevolmente ritardata. Per ora, il meccanismo terapeutico non è ancora stato del tutto spiegato, ma sembra che la Carnitina stabilizza la funzione dei nervi e, in qualche modo, li rende meno vulnerabili ai danni causati dal morbo di Alzheimer. Indagini in questo senso stanno continuando in tutto il mondo, al fine di chiarire la possibilità di fornire L-Carnitina ai pazienti con malattia di Alzheimer. Altre ricerche scientifiche associano L-Carnitina con la formazione di riserve energetiche nel cervello, che può rallentare il processo di invecchiamento del sistema nervoso centrale e migliorare la memoria e capacità motorie.
INSUFFICIENZA RENALE
Quando i reni non sono più in grado di pulire adeguatamente il sangue dalle sostanze prodotte dal processo metabolico (che di solito vengano eliminate con l’urina) il corpo stesso rischia di essere avvelenato dalle stesse. Oggi, questi casi richiedono la dialisi ogni 3-4 giorni (si tratta di una pulizia del sangue effettuata attraverso un rene artificiale, dove la macchina sostituisce il lavoro di purificazione del sangue) ed in questi casi è consigliabile l’assunzione di carnitina in quanto l’emodialisi può causarne un eccessiva perdita. L-Carnitina può essere utile anche nel trattamento di alcolismo, epilessia, anemia, sindrome di Fanconi, tubercolosi, ipertiroidismo, vene varicose, malattie del tessuto connettivo, demenza, difterite ecc..
TUMORE
Il sistema immunitario delle persone affette da cancro viene generalmente indebolito. Le cellule cancerose cominciano semplicemente a “mangiare” il corpo e trarre a sé una grande quantità di energia. Il risultato è che il paziente è sempre più debole. In tal caso, L-Carnitina offre due vantaggi: sostiene il sistema immunitario e stimola una maggiore fornitura di energia all’organismo. La fornitura regolare di energia tramite una dieta adeguata è molto importante, poiché cosi, le riserve naturali rimangono intatte. L-Carnitina contribuisce a rafforzare il corpo nella lotta contro il cancro ed è utile come naturale coadiuvante contro alcuni effetti collaterali della chemioterapia, in quanto protegge gli organi maggiormente affetti: il cuore e il fegato.
Oltre il 70% dei pazienti affetti da neoplasia, soprattutto nelle fasi avanzate, sviluppa i segni ed i sintomi della cachessia e circa il 20% muore per le conseguenze di questa sindrome. Nonostante la sua rilevanza clinica, la cachessia non è diagnosticata e trattata in modo efficace e rappresenta, pertanto, una problematica clinica ancora irrisolta. La cachessia è una sindrome metabolica complessa, multifattoriale, caratterizzata dalla perdita progressiva di massa muscolare (con o senza perdita di massa grassa), che non può essere completamente corretta con un supporto nutrizionale convenzionale e che porta ad un progressivo danno funzionale. Dal punto di vista fisiopatologico, è caratterizzata da un bilancio proteico ed energetico negativo, causato sia da un ridotto introito calorico sia da alterazioni metaboliche.
Uno studio clinico ha dimostrato che la somministrazione di 6 g/die di L-carnitina, per la durata di 30 giorni, è in grado di migliorare in modo significativo l’astenia, l’appetito e di aumentare la massa magra Tale studio includeva una popolazione non molto ampia e non cachettica. Un recente studio prospettico, randomizzato controllato versus placebo ha randomizzato 72 pazienti con carcinoma del pancreas avanzato a trattamento con L-Carnitina (4 g) per 12 settimane. La massa corporea, lo stato nutrizionale e la qualità di vita sono migliorati nei pazienti in trattamento con L-carnitina rispetto al placebo. Alla luce di questi dati, la somministrazione di L-carnitina può essere consigliata nei pazienti cachettici alla dose di 4-6 g/die. Il trattamento è ben tollerato; unici effetti collaterali, peraltro poco frequenti, sono l’epigastralgia e, più raramente, la diarrea.
SINDROME DA FATICA CRONICA (CFS)
In caso di CFS le cellule immunitarie (macrofagi) contengono solo un decimo della normale quantità di Carnitina e questo riduce fortemente la capacità funzionale del sistema di difesa del corpo ed è pertanto consigliabile la sua integrazione per alleviare i sintomi della patologia
SINDROME POST-POLIO
L-Carnitina contribuisce a rafforzare i muscoli ed il sistema nervoso nella fase di Post-poliomielite. L’assunzione di 1 grammo di L-carnitina al giorno come supplemento alimentare a lungo termine, aiuta nella regolazione della funzione dei muscoli ed il benessere generale.
AIDS
L-Carnitina possiede la capacità di stabilizzare i diversi tipi di infezioni secondarie, a rallentare la progressione della malattia, a mobilitare l’energia supplementare e allo stesso tempo, proteggere i muscoli. Non si tratta certamente di una cura per l’AIDS, ma può aiutare efficacemente il sistema immunitario a fornire l’energia vitale necessaria per combattere le infezioni e le cellule cancerose e può essere di aiuto contro gli effetti collaterali causati da alcuni farmaci utili nella cura contro l’AIDS e a sostenimento delle funzione del cuore.
Avvertenze:
L-Carnitina non deve essere presa insieme con le bevande a base di proteine, in quanto la presenza di grandi quantità di aminoacidi può impedire l’assorbimento di esso. Non è consigliabile prendere L-Carnitina nel tardo pomeriggio, dal momento che il pieno effetto inizia circa due ore dopo l’ingestione, poiché, potrebbe rovinare il vostro riposo notturno. Se preso, invece di mattina al momento giusto, può avere un effetto stimolativo.
Non è stata riscontrata nessuna controindicazione ne interazione negativa di L-Carnitina con altri farmaci, anche se preso per un periodo prolungato. Non provoca lesioni o dipendenze alimentari.
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Bibliografia:
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Robert Crayhon: The carnitine miracle: 1998, Library of Congress Cataloging-in-Publication
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