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MASCHERINE: RIPASSIAMO TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE
Con il DPCM 2 Marzo 2021 in Italia viene confermato l’obbligo di indossare la mascherina sia in luoghi chiusi che all’aperto. Questo dispositivo, che aiuta a limitare la diffusione del virus utilizzato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani, è ormai entrato a far parte della nostra vita di tutti i giorni. Ma siamo sicuri di conoscere tutte le regole e gli accorgimenti per farne un uso corretto?
Ecco le risposte alle domande più frequenti si questo argomento.
CHE DIFFERENZE CI SONO TRA I VARI TIPI DI MASCHERINE?
Le diverse tipologie di mascherine che si possono classificare come:
- mascherine di comunità
- mascherine chirurgiche
- DPI (dispositivi di protezione individuale)
Le mascherine di comunità sono mascherine, anche autoprodotte, che hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella comunità ma non sono soggetta a certificazioni e non sono da considerarsi nè DPI nè dispositivi medici.
L’istituto superiore di sanità (ISS) le considera una buona misura igienica ma da sole non sono sufficienti per proteggersi, restano di fondamentale importanza tutte le altre ormai note pratiche di igiene respiratoria e igiene delle mani.
Queste mascherine devono avere alcune caratteristiche: innanzitutto devono essere prodotte con materiali multistrato in grado di formare una barriera ma che garantiscano una corretta respirazione, in secondo luogo devono coprire il volto da sotto il mento fin sopra il naso.
Sono facenti parte di questo gruppo anche la maschera autoprodotte lavabili (che devono però essere lavati a 60° dopo ogni utilizzo.
Le mascherine chirurgiche invece sono le mascherine a uso medico, vanno usate in ambiente sanitario e in particolari ambienti lavorativi e sono dispositivi che devono essere certificati in base alla loro capacità di filtraggio. Devono infatti soddisfare alcuni requisiti di legge, in particolare la norma UNI EN ISO 14683-2019. Tali mascherine , come afferma l’ISS, impediscono la trasmissione del virus
I DPI comprendono invece i filtranti facciali FFP2 e FFP3, si tratta di dispositivi medici altamente testati e che devono soddisfare diversi requisiti di legge il cui utilizzo è raccomandato per la prevenzione del contagio da parte di operatori sanitari, addetti alle pulizie, tecnici di laboratorio, pazienti con/senza sintomi, accompagnatori, ambulanzieri etc.
COME SI UTILIZZA IN MODO CORRETTO LA MASCHERINA?
Il Ministero della salute ha indicato che le maggiori precauzioni da tenere nell’utilizzo della mascherin sono le seguenti:
- prima di indossare la mascherina, lavarsi le mani con acqua e sapone per 60 secondi o con una soluzione alcolica per 30 secondi
- toccare solo gli elastici o i legacci della mascherina
- accertarsi di aver indossato la mascherina nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parte colorata è quella esterna)
- far aderire il ferretto superiore al naso e distendere la copertura sotto il mento
- ri-avarsi le mani se si tocca la mascherina
- non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani
- sostituire la mascherina con una nuova quando diventa umida
- gettare immediatamente in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani (in caso di mascherine lavabili, procedere alle operazioni di lavaggio a 60°C con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore se disponibili)
Sul sito del ministero della salute vi è anche un video che spiega come usare la mascherina in sicurezza, clicca qui per vederl
Le principali raccomandazioni sono anche indicate nel poster pubblicato sul sito dell’ISS:
COME SI SMALTISCE UNA MASCHERINA?
Le mascherine al fine di garantire la tutela della salute ma anche dell’ambiente non vanno mai gettate a terra e lo stesso vale per i guanti.
Il ministero della salute ha pubblicato delle linee guida che indicano come smaltire questi dispositivi:
- se si è POSITIVI o in quarantena obbligatoria non si devono più differenziare i rifiuti prodotti nel proprio domicilio e mascherine, guanti monouso e carta per usi igienici e domestici (es. fazzoletti, tovaglioli, carta in rotoli) vanno gettati nei rifiuti indifferenziati. Per maggior sicurezza sarebbe buona norma inserire le mascherine e gli altri dispositivi monouso un sacchetto che deve essere chiuso (ma non compresso).
- se invece NON si è positivi al tampone e NON si è in quarantena si deve continuare a fare la raccolta differenziata domestica ma si devono smaltire mascherine, guanti monouso e carta per usi igienici e domestici (es. fazzoletti, tovaglioli, carta in rotoli) nei rifiuti indifferenziati.
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