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SINDROME DA FATICA CRONICA
LA SINDROME DA FATICA CRONICA
La sindrome da fatica cronica (CFS) o Encefalomielite mialgica (ME) è una patologia debilitante caratterizzata dalla comparsa dei seguenti sintomi:
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fatica
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sonno non ristoratore
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malessere dopo lo sforzo (PEM), con questo termine si intende l'esacerbazione dei sintomi in seguito a un piccolo sforzo fisico o mentale,
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disfunzioni cognitive
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mialgia e dolore
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disfunzioni di sistema immunitario, sistema nervoso e sistema endocrino
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disturbi gastrointestinali
La severità di questi sintomi varia da paziente a paziente e, per lo stesso soggetto, da giorno a giorno. Per diagnosticare la CFS comunque i sintomi devono persistere per almeno 6 mesi.
E' una patologia molto diffusa in quanto colpisce circa l’1% della popolazione mondiale (17-24 milioni di persone), con una maggior incidenza nel sesso femminile.
Ha un grosso impatto sulla vita delle persone colpite infatti circa il 50% dei malati non riesce a lavorare a tempo pieno e il 20% non lavora affatto.
La sua eziologia non è ancora del tutto chiara e per questo la diagnosi è molto complicata (mancano parametri diagnostici oggettivi) e non sono stati definiti protocolli univoci per il suo trattamento. Ad oggi i criteri per fare diagnosi sono i seguenti:
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Criterio Fukunda (sviluppato del 1994), sono considerati affetti da CFS soggetti che mostrano fatica cronica immotivata e almeno altri 4 sintomi tra quelli caratteristici
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Criterio del Canadian Consensus, il soggetto deve mostrare fatica, malessere post-esercizio, mialgia e disordini del sonno + 2 o più sintomi cognitivi o neurologici + almeno un sintomo relativo ad una disfunzione neuroendocrina o del sistema immunitario. I sintomi devono persistere per almeno 6 mesi.
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International Consensus Criteria, molto simile al precedente.Per avere una diagnosi di CFS una persona deve presentare stanchezza neuroimmune post-esercizio + 3 sintomi di disordine neurologico + 3 sintomi di patologia autoimmune, disordine gastrointestinale ed urologico (almeno 1 per categoria) + almeno un sintomo associato alla produzione o trasporto di energia.
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Criterio IOM/NAM, si basa su malessere post-esercizio, sonno non ristoratore e disturbi cognitivi e/o intolleranza ortostatica.
Sicuramente la CFS è una malattia multifattoriale e tra i fattori considerati alla base della sua insorgenza ad oggi si annoverano:
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infezioni, alcuni virus determinano uno squilibrio del Sistema Immunitario associato con la malattia
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fattori genetici, i dati dimostrano che molto frequentemente la CFS è diagnosticata in diversi membri della stessa famiglia, inoltre diversi studi indicano che i livelli di espressione di 44 geni, potrebbero distinguere i pazienti con CFS dai gruppi di controllo sani (questi geni comprendono COMT, HTR2A, MRPS6, NR3C1, SLC6A4, TNF e TPH2)
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trauma
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neuroinfiammazione
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tossine ambientali
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La CFS può essere associata alle seguenti patologie:
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Fibromialgia,
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Sensibilità chimica multipla,
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Sindrome del colon irritabile,
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Sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS),
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Ipotensione ortostatica,
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Insonnia o ipersonnia,
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Cistite interstiziale,
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Sindrome delle fascicolazioni benigne,
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Insulino Resistenza,
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Sindrome metabolica,
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Disturbi ginecologici e Sindrome dell'ovaio policistico,
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Celiachia e intolleranze al glutine,
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Disbiosi e Sindrome da permeabilità intestinale,
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Sindrome della Guerra del Golfo,
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Sindrome delle gambe senza riposo,
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Disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare,
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Disturbi d'ansia (es. disturbo ossessivo-compulsivo),
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Sindrome da deficit di attenzione e iperattività,
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Depressione reattiva,
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Alcune sindromi autoimmuni (allergie, vitiligine, psoriasi, ecc.),
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Neuropatie,
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Disturbi della colonna vertebrale (es. radicolopatia),
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Tremore essenziale,
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Sindrome da iperventilazione
Non ci sono terapie specifiche per questa patologia ma il trattamento si basa su terapia cognitivo-comportamentale e ginnastica riabilitativa per mantenere il corpo in movimento. E’ quindi molto importante la prevenzione che si basa su alimentazione corretta e stile di vita sano e adatto alle proprie esigenze.
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Pubblicato in:
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