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TEST SIEROLOGICI RAPIDI: COSA SONO, QUANDO FARLI E DOVE TROVARLi
COSA SONO?
I test sierologici rapidi sono strumenti grazie ai quali è possibile individuare i soggetti che sono entrati in contatto con il virus Covid-19. Essi infatti hanno la capacità di individuare gli anticorpi lgM e lgG* prodotti dal sistema immunitario in risposta al virus Covid-19.
*Clicca qui per leggere il nostro BLOG in cui spieghiamo cosa sono IgM e IgG
QUANDO SOTTOPORSI AL TEST SIEROLOGICO?
Può essere utile sottoporsi ai test sierologici rapidi quando è opportuno escludere, con un buon grado di affidabilità, il contatto con il Covid-19.
Attenzione però: questo tipo di test è da intendersi a scopo conoscitivo ed ha una valenza orientativa, non sostituisce l'approccio diagnostico basato sulla ricerca dell'RNA nel tampone rino-faringeo.
QUALI BENEFICI POSSO OTTENERE?
- Conferma o meno dell’avvenuta infezione con buona attendibilità
- Facile e accessibile
- Rapido: tempo di refertazione veloce (15-20 minuti)
- Minimamente doloroso: prelievo su sangue capillare (pungidito)
DOVE TROVARLI?
Sono disponibili sul questo sito diversi tipi di test per coronavirus:
A) test sierologici rapidi kit con 1 test rapidi ciascuno a 12 € l'uno
B) Test sierologici rapidi kit con 25 test rapidi a 180 €
C) Test sierologici rapidi per la valutazione dell'efficacia del vaccino kit con 20 test rapidi a 130 €
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LE DIVERSE TIPOLOGIE DI TEST SIEROLOGICI
I test sierologici non sono tutti uguali; la principale distinzione va fatta tra:
- test qualitativi anche detti test rapidi forniscono un risultato positivo o negativo in base alla presenza o meno degli anticorpi cercati. Sono effettuati su un micro campione di sangue periferico ottenuto per digitopuntura -ossia un forellino minimamente doloroso sul polpastrello- dal quale esce una goccia di sangue capillare che, fatto reagire con un reagente specifico, in 15-20 minuti colora le bande corrispondenti agli anticorpi presenti;
- test quantitativi vengono effettuati in laboratori accreditati con un prelievo di sangue e misurano in maniera specifica non solo la presenza ma anche la quantità degli anticorpi. In questi test, si utilizza il sistema di rilevazione con chemiluminescenza (CLIA) oppure immunoenzimatico (ELISA).
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL TEST SIEROLOGICO RAPIDO:
Sono possibili 4 (+1) risultati:
1) Risultato negativo
Appare solo la linea di controllo qualità (C) e le linee di rilevamento IgG (G) e IgM (M) non sono visibili. Questo significa che al momento del test non è rilevata una risposta del sistema immunitario ad un’infezione da coronavirus. ' possibile, quindi, che la persona sottoposta al test :
a) Non sia venuto in contatto con l'agente patogeno (virus).
b) Sia venuta in contatto con il virus molto recentemente, ma l'infezione è talmente recente che la risposta endogena non è ancora rilevabile dal test sierologico rapido. E' chiamato "periodo finestra" di infezione. E' per questo motivo che è bene attendere almeno 48 ore prima di ripetere un test il cui risultato è negativo.
c) Sia venuta in contatto con il virus ma il test sierologico rapido non sia in grado di rilevare la presenza di IgG o IgM, rientrando nella classe statistica chiamata "falso negativo". Questo accade in circa il 5% dei casi.
2) Risultato positivo, solo IgM
Se compaiono sia la linea di controllo qualità (C) che la linea di rilevamento IgM (M), allora l’anticorpo IgM COVID-19 è stato rilevato e il risultato è positivo per l’anticorpo IgM.
Questo risultato indica un’infezione in atto, ad uno stadio iniziale.
Il soggetto (asintomatico o meno) è da considerarsi contagioso a tutti gli effetti: in questo caso la diagnosi deve essere confermata con tampone e devono essere avviati immediatamente i protocolli del SSN, delle Regioni ed Asl locali.
3) Risultato positivo, solo IgG
Se compaiono sia la linea di controllo qualità (C) sia la linea di rilevamento IgG (G), allora l’anticorpo IgG COVID-19 è stato rilevato e il risultato è positivo per l’anticorpo IgG.
Questo risultato indica l’avvenuta infezione da COVID 19 anche in assenza di sintomi con il conseguente sviluppo degli anticorpi IgG. Non si può escludere che il soggetto non sia contagioso per cui anche in questo caso la diagnosi deve essere confermata con tampone e devono essere avviati immediatamente i protocolli del SSN, delle Regioni ed Asl locali.
4) Risultato positivo, IgG e IgM
Questo risultato indica un’infezione in atto (asintomatico o meno), ad uno stadio avanzato ed probabilmente in via di risoluzione
Anche in questo caso il soggetto è da considerarsi contagioso per cui anche in questo caso la diagnosi deve essere confermata con tampone e devono essere avviati immediatamente i protocolli del SSN, delle Regioni ed Asl locali.
5) Qualunque altra combinazione
DIFFERENZA DAL TAMPONE:
Il tampone è un esame che serve a capire se il virus sia presente nell’organismo del soggetto testato, sulle mucose respiratorie analizzate al momento del prelievo; in caso di positività il soggetto è ritenuto contagioso e viene invitato ad un isolamento volontario volto a proteggere le altre persone.
Il risultato del tampone non fornisce informazioni sulla presenza e/o gravità dei sintomi o su quando sia avvenuto il contatto con il virus.
I risultati di entrambi gli strumenti forniscono pertanto importanti informazioni complementari in quanto le loro risposte si integrano e completano e a confermarlo sono le disposizioni del Ministero della Salute che prevede “in caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità.”
(leggi di più: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?id=4805 )
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